La voce tremante della poetessa

Anna Krawczyk

(Stowarzyszenie Labib)
E-mail: kardhen[at]gmail.com
ORCID: 0000-0003-4978-1154
DOI: 10.31261/FLPI.2019.01.06
„Fabrica Litterarum Polono-Italica” 2019, nr 1, s. 117-134

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Abstract

L’articolo si presenta come una polemica contro i testi critico-letterari che definiscono Kazimiera Alberti un’autrice dalle opere “chiare e semplici”. La raccolta di poesie, Godzina Kalinowa, racchiude la ricchezza delle tradizioni, fonti di ispirazioni della poetessa: dal francescanesimo, ai riferimenti biblici, fino alla cabala. Inoltre, una delle caratteristiche dei versi dell’Alberti sono “le fessure e le crepe”, che interpretate nel contesto della filosofia di Kierkegaard, Derrida e di Agata Bielik-Robson, possono mettere in risalto l’originalità della scrittrice. Andare oltre le idee di minoritas e fraternitas, attraverso la metafora della corda, porta il lettore a scoprire interessanti riflessioni sul desiderio e sul vivace atteggiamento di insaziabilità. L’Alberti anticipa la sua epoca sia nella sua creazione letteraria, sia nella propria vita straordinaria e ricca di fascino.