Autori, nr 1 (2) 2020

Alessandro Ajres

è professore a contratto di lingua polacca all’Università di Torino, dove ha studiato laureandosi con una tesi su Gustaw Herling-Grudziński e si è addottorato con un lavoro sulla prima avanguardia polacca. Di recente ha pubblicato una monografia: Autobiografia italiana nei racconti di Gustaw Herling-Grudziński e ha curato e tradotto il romanzo di Bruno Jasienski Brucio Parigi. .

Agnieszka Bender

storico dell’arte, diplomatica. Professoressa presso l’Università Cattolica di Giovanni Paolo II a Lublino e capo della Cattedra di Cultura Artistica fino al 2006, dal 2009 Professoressa presso l’Università Cardinal Stefan Wyszyński a Varsavia e capo della Cattedra di Cultura Artistica. Si occupa di storia dell’arte moderna, di arti decorative, di rapporti artistici polacco-francesi e polacco-italiani. Autrice, co-autrice e redattrice scientifica di centinaia di pubblicazioni (p. es. Złocone kurdybany w Polsce, Tapiserie w dawnej Rzeczypospolitej). Membro di molte associazioni scientifiche polacche e straniere e borsista (Scuola Storica Italo-Polacca all’Istituto Sturzo di Roma, The Attingham Society a Londra, Centre International d’Etude des Textiles Anciens a Lione, Katholieke Universiteit Leuven ecc.). Dal 2012-2016 vicepreside della Facoltà di Storia e Scienze Sociali. Dal 2016-2018 Direttrice dell’Istituto Polacco di Roma. Dal 2019 lavora presso l’Istituto delle Scienze Culturali dell’Università Cardinal Stefan Wyszyński a Varsavia.

Francesco Cabras

è ricercatore presso il Dipartimento di Italianistica dell’Uniwersytet Pedagogiczny di Cracovia. Si occupa di letteratura neolatina in Polonia e dei rapporti culturali italo-polacchi dal XV al XVII secolo.

Iwona Dorota

dottore di ricerca in Studi Umanistici, polonista, “studiosa straniera” (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, Università degli Studi di Milano). Vincitrice di cinque borse di studio istituite dal Governo Italiano, borsista dell’Istituto Italiano di Cultura e del Ministero degli Affari Esteri; ha svolto uno stage di ricerca di qualche anno all’Istituto di Slavistica, (Università degli Studi di Verona); si occupa di letteratura romantica, in particolare dell’epistolografia di Zygmunt Krasiński, a cui è stata dedicata la sua tesi di dottorato, intitolata: Immaginario italiano nel carteggio di Zygmunt Krasiński (Uniwersytet Marii Curie-Skłodowskiej 2004, Lublin); è autrice di numerose pubblicazioni nel campo della letteratura romantica e comparata e delle prime traduzioni delle lettere di Krasiński in lingua italiana; ha partecipato a vari congressi letterari, linguistici e storici; collabora inoltre con riviste scientifiche italiane, polacche e francesi.

Maurizio Griffo

professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Federico II di Napoli. Si è occupato, fra l’altro, della tradizione del meridionalismo italiano; di storia dei sistemi elettorali; della storia costituzionale e amministrativa dell’India coloniale e del nazionalismo indiano; del pensiero politico francese; del costituzionalismo anglo-americano; della cultura liberale italiana. Fra i suoi libri ricordiamo: L’India coloniale dalla «autocrazia costituzionale» alla protodemocrazia, Franco Angeli, 1999; Thomas Paine. La vita e il pensiero politico, Rubbettino 2011; Momenti e figure del liberalismo italiano, Rubbettino, 2016; La Terza forza. Saggi e profili, Castelvecchi, 2018; Alle origini della rappresentanza proporzionale, Rubbettino, 2019 (nuova edizione).

Janina Janas

ricercatore confermato, professore aggregato dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Nel 1974 ha cominciato la sua carriera presso l’Università della Slesia di Katowice, successivamente per 16 anni ha insegnato lingua polacca all’Istituto Universitario l’Orientale di Napoli (attualmente Università l’Orientale di Napoli), e dal 2002 è docente di lingua, letteratura e cultura polacca presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. All’inizio della sua carriera i suoi interessi si focalizzavano sulla linguistica polacca. Le ricerche e le pubblicazioni successive si concentrano sulle influenze della letteratura italiana nella letteratura polacca, sulla traduttologia e sugli studi traduttivi e sull’autobiografismo. È una pioniera in merito alle ricerche riguardanti la vita e le opere di Kazimiera Alberti in italiano. Ha pubblicato svariati articoli e monografie, tra cui: La letteratura maccheronica in Polonia, Szkice o literaturze i języku polskim, Dwie wersje poematu o Orfeuszu – Marino i Lubomirski. Podobieństwa tekstu a różnice kulturowe, Jan Andrzej Morsztyn sommelier barocco. È il redattore capo della rivista “Fabrica Litterarum Polono-Italica”.

Weronika Korzeniecka

dottoranda presso la Facoltà di Filologia dell’Università Jagellonica, Dipartimento di Filologia Italiana (e-mail: weronika.korzeniecka@gmail.com).

Katarzyna Kowalik

laureata in italianistica e romanistica presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Łódź, attualmente dottoranda e assistente scientifico-didattica del Dipartimento di Letterature Romanze e collaboratrice del Dipartimento di Italianistica dell’Istituto di Romanistica UŁ. Le sue ricerche si concentrano sulla letteratura italiana e francese dell’Ottocento e del Novecento e sulle relazioni tra letteratura e vita politica e sociale dal punto di vista comparatistico. È autrice di alcuni testi pubblicati su riviste scientifiche, tra cui “Zagadnienia Rodzajów Literackich”, „Literaturoznawstwo” e di articoli presenti in monografie e atti di convegno, si occupa anche di traduzione letteraria e scientifica. Caporedattrice della rivista bilingue italiano-polacca “ItaliAMO”, dedicata alla cultura italiana.

Ewa Litwin

traduttrice e lettrice di lingua italiana, da diversi anni residente in Italia. Laureata in filologia italiana presso l’Università Jagellonica di Cracovia e l’Alta Scuola per l’Informatica e l’Amministrazione di Rzeszὸw, corso di laurea in Amministrazione pubblica. Esperta da molti anni nelle traduzioni dal polacco all’italiano e dall’italiano al polacco, si interessa della storia dell’Italia e dei rapporti italo-polacchi.

Robert Papieski

(nato nel 1965) editore, traduttore e saggista; curatore presso il Muzeum im. Anny i Jarosława Iwaszkiewiczów a Stawisko, vice redattore capo del trimestrale „Przegląd Filozoficzno-Literacki”. In veste di editore ha redatto diversi lavori tra cui Dzienniki di Jarosław Iwaszkiewicz suddiviso in tre volumi, le lettere di Jarosław Iwaszkiewicz e Czesław Miłosz raccolte nel libro Portret podwójny, la corrispondenza di Anna e Jarosław Iwaszkiewicz con Paweł Hertz pubblicata in due volumi.

Angelantonio Spagnoletti

già professore ordinario di “Storia moderna” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e il Dipartimento DISUM dell’Università degli Studi di Bari, ove ha insegnato anche “Storia dell’Europa moderna”, ha indirizzato parte della sua attività di ricerca allo studio dei patriziati urbani e della feudalità del Regno di Napoli tra XVI e XVIII secolo, alla storia dell’ Ordine dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (detto anche Ordine di Malta) e ai rapporti tra Italia e Spagna nel Cinquecento e nel Seicento. Ha studiato pure la storia delle casate regnanti italiane nel XVI e XVII secolo, la rivoluzione del 1799 in Puglia, il periodo napoleonico nel Mezzogiorno d’Italia e la storia del Regno delle Due Sicilie. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali; frutto del suo impegno scientifico è una nutrita serie di monografie (per ultima Filippo II, presso la casa editrice Salerno, Roma, 2018), di saggi e di articoli pubblicati da case editrici e da riviste nazionali ed estere.

Daniele Stasi

professore associato di storia delle dottrine politiche presso l’Università di Foggia e presso l’Università di Rzeszὸw. Tra i suoi ultimi lavori Le origini del nazionalismo in Polonia (2018), Liberalismo e idea di nazione in Pasquale Stanislao Mancini (2019).

Monika Werner

graduate of Italian philology at the University of Warsaw, for many years she has cooperated with the Italian Cultural Institute in Warsaw. She is the author of many articles about Queen Bona Sforza published in Poland and Italy.