La Redazione informa che è aperta la selezione dei testi per il prossimo numero della nostra rivista. È possibile inviare articoli scritti in polacco, in italiano o in inglese. Invitiamo cordialmente tutti gli Autori interessati a collaborare con la nostra rivista!
Olga Tokarczuk.
Volume diurno/Volume notturno
„Fabrica Litterarum Polono-Italica” 2027, nr. 1-2 (13-14)
“Il linguaggio è la casa dell’Essere”, afferma Martin Heidegger, e noi filologi siamo ben lieti di dargli ragione poiché, se effettivamente è come sostiene il filosofo tedesco, la letteratura è la più bella delle dimore che l’uomo possa costruire, la migliore che possa esistere.
E la casa sicuramente resiste nel tempo, perché, sebbene ogni essere umano ha la capacità di parlare, “…ciò che resta è un dono dei poeti” (Friedrich Hölderlin). Questa casa è anche spaziosa, in quanto i suoi creatori sono costantemente alla ricerca di un “ambiente più capiente” (Czesław Miłosz) che possa accogliere l’insondabile realtà. Il lettore trova volentieri rifugio nella casa costruita dai grandi scrittori. Egli, con un bagaglio di esperienze e speranze estraneo allo scrittore e alla sua opera, spesso arriva dinanzi alla sua porta da un tempo lontano, da una cultura diversa..Nonostante ciò, il lettore già sull’uscio della porta ode irresistibili parole di benvenuto…
“Alice cominciava a essere stanca di starsene seduta insieme a sua sorella lungo la riva del fiume”
“Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”
“La signora Dalloway disse che i fiori li avrebbe comprati lei”
“Nel mezzo del cammin di nostra vita, / Mi ritrovai per una selva oscura, / Ché la diritta via era smarrita”
Da tre decenni Olga Tokarczuk costruisce una casa letteraria che accoglie lettori da tutto il mondo. Che tipo di casa è questa? Insomma, una di quelle in cui siamo tutti insieme, anche se vorremmo separarci gli uni dagli altri con pareti e pavimenti. Invano, perché l’esistenza del mondo e dell’uomo è comune – afferma Tokarczuk. La sua letteratura è un software di simulazione per un gioco in cui il mondo viene rivendicato come pianeta condiviso da tutti gli esseri. Per questo la sua prosa pullula di donne, uomini, cose, animali, piante, vivi e morti; vari esseri ed entità che partecipano l’uno all’esistenza dell’altro; comunicano tra loro e attingono reciprocamente alla loro ricchezza. La casa è comune, ma non omogenea. Sotto il suo tetto volteggiano lingue, storie, canti e immagini. La luminosità accecante della scienza illumina le pareti e i volti dei membri della famiglia, così come viene riflessa l’oscurità dei miti e delle fiabe, allo stesso modo splende la fiamma vacillante delle premonizioni e delle profezie sul futuro sconosciuto. Questa casa-mondo non ha alcun centro culturale; tutti sono arrivati qui a un certo punto, da qualche parte, e hanno la loro storia da raccontare. Non c’è un narratore o un personaggio principale onnisciente; ognuno ha la sua versione della storia. Il mondo si gonfia e crepita di storie in eccesso. Né l’enciclopedia, né Wikipedia possono reggere il confronto. Solo le pareti flessibili della letteratura possono accogliere ogni parola, ogni storia. Credo che le nostre interpretazioni “diurne” e “notturne” delle sue opere, troveranno posto nella casa infestata dalla letteratura che Olga Tokarczuk continua ad espandere in maniera costante.
Prof. Ryszard Koziołek
È possibile inviare le proprie proposte entro il 15 settembre 2026, registrandole sulla piattaforma Open Journal Systems Uniwersytetu Śląskiego w Katowicach. In caso di domande sulla procedura di invio del testo, si prega di contattarci tramite l’indirizzo:fabricalitterarum@gmail.com