Album di Kazimiera Alberti

Fotografia pubblicata grazie al consenso ricevuto da parte dell’erede di Kazimiera Alberti, il Dottor Domenico Cocola, il quale gentilmente ha concesso al capo redattore della rivista „Fabrica Litterarum Polono-Italica” la professoressa Janina Janas la diffusione e pubblicazione dei materiali riguardanti la scrittrice e poetessa polacca.

“Fabrica Litterarum Polono-Italica”, nr 1 (1) 2019 – Alberti sconosciuta

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Vi presentiamo il primo numero della rivista “Fabrica Litterarum Polono-Italica” dedicato in gran parte alla scrittura di Kazimiera Alberti, un’autrice misteriosa e fonte d’ispirazione, facente parte della storia della letteratura di due Paesi (la Polonia e l’Italia), attiva nell’ambito linguistico e culturale di entrambe le realtà, seppur differenti. Questo è il caso di un’artista a lungo sconosciuta e dimenticata, nonostante l’indubbio valore che traspare dai suoi testi letterari. Vi presentiamo il primo quadro generale dell’opera dell’artista, così come nella sua vita e opera, in due lingue.

La voce tremante della poetessa

L’articolo si presenta come una polemica contro i testi critico-letterari che definiscono Kazimiera Alberti un’autrice dalle opere “chiare e semplici”. La raccolta di poesie, Godzina Kalinowa, racchiude la ricchezza delle tradizioni, fonti di ispirazioni della poetessa: dal francescanesimo, ai riferimenti biblici, fino alla cabala. Inoltre, una delle caratteristiche dei versi dell’Alberti sono “le fessure e le crepe”, che interpretate nel contesto della filosofia di Kierkegaard, Derrida e di Agata Bielik-Robson, possono mettere in risalto l’originalità della scrittrice. Andare oltre le idee di minoritas e fraternitas, attraverso la metafora della corda, porta il lettore a scoprire interessanti riflessioni sul desiderio e sul vivace atteggiamento di insaziabilità. L’Alberti anticipa la sua epoca sia nella sua creazione letteraria, sia nella propria vita straordinaria e ricca di fascino.

L’unicità delle montagne Il paesaggio dei Tatra nella poesia di Kazimiera Alberti

Nell’articolo viene trattato il tema del paesaggio dei monti Tatra nelle opere di debutto
di Kazimiera Alberti pubblicate sull’annuario “Wierchy” (1926) e nel volume La rivolta
delle valange (Bunt lawin) (1927). L’autore, rifacendosi alle ricerche già esistenti sulla
letteratura dei Tatra, ed in particolare soffermandosi su quelle della Giovane Polonia,
presenta i motivi più importanti riguardanti i suddetti monti nei lavori della poetessa
polacca – il simbolismo della natura, il fascino della cultura montanara, lo svolgersi delle azioni delle opere nel panorama dei Tatra. A tutto ciò si aggiunge una speciale
“tatografia”, ovvero una specie di mappa poetica dei Tatra e dei suoi dintorni.

La Puglia, una terra da scoprire Un viaggio con Kazimiera Alberti

Nell’ambito letterario dei reportage di viaggio il nome di Kazimiera Alberti
è quasi del tutto sconosciuto al pubblico polacco così come a quello italiano. Il
poco successo delle opere dell’autrice non lo si può attribuire al contenuto degli
scritti, ma piuttosto a una poca distribuzione di questi ultimi in entrambi i panorami
editoriali. Accostandomi alla letteratura dell’Alberti e alla sua raccolta di travelogue,
sono stata particolarmente attratta da un volume, quello dedicato alla mia regione
di origine: la Puglia.