Autori, nr 1 (3) 2021

Bogusława Bodzioch-Bryła

professoressa di Letteratura Polacca presso l’Accademia Ignatianum di Cracovia. Autrice di monografie tra cui: Sploty: przepływy, architek(s)tury, hybrydy. Polska e poezja w dobie procesualności i konwergencji; Ku ciału post-ludzkiemu… Poezja polska po 1989 roku wobec nowych mediów i nowej rzeczywistości; Kapłan Biblioteki. O poetyckiej i eseistycznej twórczości Adama Zagajewskiego; Z nowymi mediami w kulturze i o kulturze. Scenariusze zajęć edukacji medialnej dla nauczycieli. Coautrice di libri quali: Przepływy, protezy, przedłużenia… Przemiany kultury polskiej pod wpływem nowych mediów po 1989 roku; Literatura i nowe media. Homo irretitus w kulturze literackiej XX/XXI wieku, Nowy leksykon szkolny e di svariate monografie con più autori. Ha pubblicato vari articoli su diverse riviste scientifiche: „Teksty Drugie”, „Zagadnienia Rodzajów Literackich”, „Studia Medioznawcze”, „Kultura-Media Teologia”, „Perspektywy Kultury”, „Horyzonty Wychowania”, „Studia de Cultura”, „Episteme”, „Śląsk”. È membro dell’Assocciazione Polacca degli Studi Culturali e dell’Associazione Polacca degli Studi Cinematografici e dei Mezzi di Comunicazione.

Andrea F. De Carlo

professore a contratto di Lingua e Letteratura Polacca presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. I suoi ambiti di ricerca comprendono la letteratura polacca, i rapporti culturali fra Italia e Polonia e la traduzione poetica. I risultati delle sue ricerche sono pubblicati in diverse riviste polacche e italiane. È autore della monografia Dantes maxime mirandus in minimis. Kraszewski e Dante, Orientalia Parthenopea Edizioni, Napoli 2019. Attualmente lavora all’edizione critica della traduzione polacca della Divina Commedia a opera di J. I. Kraszewski.

Zuzanna Hanuszewicz

studentessa di laurea magistrale in Filologia Polacca all’Università di Varsavia. I suoi interessi di ricerca si concentrano sul romanticismo polacco e sulle opere di Anna Mostowska e Moderata Fonte.

Krystyna Jaworska

professoressa ordinaria di lingua e letteratura polacca all’Università di Torino. Le sue ricerche vertono principalmente sulla letteratura dell’emigrazione Otto e Novecentesca e sulla poesia contemporanea. Ha tradotto e curato una scelta di poesie di Adam Zagajewski e ultimamente si è occupata dell’opera di alcune scrittrici, tra cui Kazimiera Iłłakowiczówna e Beata Obertyńska. Diversi suoi studi riguardano l’attività letteraria e editoriale sviluppata negli anni 1943–1946 all’interno del 2° Corpo d’armata polacco. Nel 2019 ha pubblicato la monografia Dalla deportazione all’esilio. Percorsi nella letteratura polacca della seconda guerra mondiale e ha curato il volume degli scritti di Gustaw Herling per i Meridiani Mondadori..

Mariusz Jochemczyk

filologo polacco, storico letterario, saggista, professore presso l’Istituto di Letteratura (Università della Slesia). Vice caporedattore della rivista scientifica “Fabrica Litterarum Polono-Italica”. Membro della Commissione Storicoletteraria dell’Accademia Polacca delle Scienze di Katowice.

Magda Morello

laureata in Storia dell’Arte presso Università Cattolica di Lublino Giovanni Paolo II, attualmentè studentessa del primo anno di dottorato in Storia dell’Arte presso Università Cattolica di Lublino. Di doppia nazionalità: madre polacca, padre italiano, dirige spesso la sua attenzione scientifica verso questi due luoghi: Polonia e Italia. I suoi interessi di ricerca si concentrano sull’arte del Settecento, con particolare attenzione alla cultura aristocratica.

Giuseppe Moscati

dottore di ricerca in Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, formatore su pace, disarmo e cooperazione internazionale, è presidente della Fondazione Centro studi A. Capitini. Responsabile della Biblioteca dell’Accademia Neoumanistica della Fondazione Cucinelli di Solomeo, scrive per varie testate culturali, tra le quali “Rocca”. Tra i suoi più recenti volumi: Maestri del nostro tempo (con S. Cazzato, 2007), Dalla filosofia della morte alla filosofia della vita. La prospettiva etica dell’io-tu in Ludwig Feuerbach (2009), Sandro Penna e Vittorio Bodini. Tracce di una compresenza poetica (2010), R come responsabilità (2012) e La lumaca Maggiolina. Fiaba per i piccoli, ma anche un po’ per i cosiddetti grandi (2018).

Karolina Najgeburska

laureata in Filologia Polacca presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Danzica, attualmente frequenta il Dottorato di ricerca presso la Facoltà di Filologia della stessa università. Ha pubblicato vari articoli su diverse riviste scientifiche (ad esempio, „Jednak Książki. Gdańskie Czasopismo Humanistyczne”, „Anthropos?”, „Świat Tekstów”, „Media i Społeczeństwo”). Si occupa principalmente di letteratura polacca contemporanea con particolare interesse per la poesia riguardante la cultura italiana tenendo in considerazione gli studi sullo spazio, sulla memoria e sull’identità, senza tralasciare la prospettiva antropologica e comparativa.

Aleksander Nawarecki

professore e impiegato presso l’Università della Slesia; storico e teorico della letteratura, editore e commentatore della poesia di padre Józef Baka. Autore di libri su oggetti, piante e animali in letteratura (Rzeczy i marzenia, 1993; Pokrzywa, 1996, Parafernalia, 2014), sulle opere dei romantici (Mały Mickiewicz, 2003; Dialog troisty. Colloquia o Juliuszu Słowackim, 2019 – insieme a Andrzej Kotliński), nonché saggi sulla Slesia (Lajerman, 2011). Coautore del libro di testo scolastico Przeszłość to dziś (2003–2020), co-editore della serie Miniatura i mikrologia literacka (2000–2003) e del dizionario illustrato Ilustrowany słownik terminów literackich (2018).

Francesco S. Perillo

ha insegnato lingua e letteratura russa all’Università degli Studi di Bari dal 1966 al 2013. Ha studiato l’epica popolare serba, il teatro croato dell’epoca rinascimentale, l’opera di Andrija Kačić Miošić, la poesia serba del Novecento, i rapporti culturali tra l’Italia e gli slavi meridionali, le migrazioni degli slavi balcanici in Puglia. È autore di un dizionario dei falsi amici della lingua russa, di una grammatica scientifica della lingua russa e, in collaborazione con altri, di un manuale per l’insegnamento della lingua russa.

Daniel Słapek

è ricercatore presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze dell’Università Jagellonica di Cracovia; si è laureato in lingua e letteratura italiana all’Università della Slesia, dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in linguistica applicata; ha lavorato per diversi anni all’Università di Breslavia dove ha partecipato all’attivazione del corso di laurea in lingua e letteratura italiana; è autore di Rozważania metajęzykoznawcze [Riflessioni metalinguistiche] (Łódź 2017), Lessicografia computazionale e traduzione automatica. Costruire un dizionario-macchina (Firenze 2016), coautore di Narzędzia analizy przekładu [Strumenti di analisi traduttiva] (Toruń 2015), nonché redattore associato della rivista “Italica Wratislaviensia”; i suoi interessi vertono intorno alla linguistica italiana, all’analisi della traduzione e alla metalinguistica, argomenti ai quali ha dedicato vari saggi.

Tadeusz Sławek

professore di letterature comparate all’Università della Slesia dal 1971. Rettore della stessa dal 1996 al 2002. Insieme al contrabbassista Bogdan Mizerski, è autore e interprete di saggi per voce e contrabbasso. Il suo campo di interesse varia dalla letteratura inglese e americana, alla letteratura comparata fino a questioni di interesse pubblico. Le pubblicazioni più importanti sono: Maszyna do pisania. O teorii literatury Jacques’a Derridy (autore insieme a Tadeusz Rachwał; Warszawa 1992), Literary voice: the calling of Jonah (autore insieme a Donald Wesling; Albany, N.Y. 1995), U-bywać. Człowiek, świat, przyjaźń w twórczości Williama Blake’a (Katowice 2001), Antygona w świecie korporacji (Katowice 2002), Revelations of Gloucester: Charles Olson, Fitz Hugh Lane and writing of the place (Frankfurt a.M. [et al.] 2003), Ujmować. Henry David Thoreau i wspólnota świata (Katowice 2009), NIC owanie świata. Zdania z Szekspira (Katowice 2012), U chodzić (Katowice 2015), Nie bez reszty. O potrzebie niekompletności (Mikołów 2018).

Marzena Woźniak-Łabieniec

professoressa presso il Dipartimento di Letteratura Polacca del XX e XXI secolo dell’Università di Łódź. I suoi ambiti di ricerca comprendono la poesia lirica del XX secolo e la poesia contemporanea, la censura nella Repubblica Popolare Polacca e gli studi genetici della letteratura; è autrice Obecny nieobecny. Krajowa recepcja Czesława Miłosza w krytyce literackiej lat pięćdziesiątych w świetle dokumentów cenzury (Łódź 2012), Klasyk i metafizyka. O twórczości Jarosława Marka Rymkiewicza (Kraków 2002), redattrice del volume: Przed-tekstowy świat. Z literackich archiwów XIX i XX wieku (Łódź 2020). È preside della Comissione degli Studi Genetici e della Documentazione della Letteratura presso l’Accademia Polacca delle Scienze di Łódź.