Umberto Eco – professione reporter?

Wojciech Soliński

(Uniwersytet Wrocławski)
E-mail: wojciech.solinski[at]uwr.edu.pl
ORCID: 0000-0001-8244-3101
DOI: 10.31261/FLPI.2023.05.04
„Fabrica Litterarum Polono-Italica” 2023, nr 1

Scarica l’articolo
Scarica tutto il numero

Abstract

L’autore del testo analizza le traduzioni in polacco di due reportage di Umberto Eco, pubblicati in Polonia nel 2008. Queste opere sono state scritte e pubblicate per la prima volta in Italia nel 1968 dopo il soggiorno di Eco a Praga, durante l’intervento delle truppe del Patto di Varsavia, e a Varsavia, dopo gli avvenimenti di marzo del ‘68. La lettura di questi resoconti è accompagnata da riflessioni sull’arte del reportage, sulla teoria della comunicazione di massa, ecc., presenti non solo nelle opere teoriche di Eco, ma anche in romanzi come Il nome della rosa o Numero zero. Osservazioni sull’arte del reportage si trovano facilmente anche nei testi giornalistici, anche occasionali (ad esempio nell’Introduzione alle edizioni italiana e polacca de Il Milione di Marco Polo). In questo contesto, le relazioni lette oggi rivelano tutti i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di attività di scrittura, che non sono solo il risultato della distanza temporale e spaziale.