Ewa Roszkowska: “So cosa ho da perdere e so cosa ho da guadagnare…” – Mieczysław Karłowicz sull’alpinismo sui Tatra.
Jakub Żmidziński: “Le montagne parleranno…” – Aspetti visivi, acustici e mistici del paesaggio montano nel romanzo Gesù di Nazareth di Roman Brandstaetter.
Przemysław Kaliszuk: “Questa dell’alpinismo è davvero un’idea idiota…”. Jan Długosz e la scrittura creativa della prosa alpinistica.
Marcin Czerwiński: La montagna come elemento fantastico e reale, come sfida e metafora. Un saggio provvisorio su come raggiungere la vetta, la scrittura e la lettura.
Anna Dróżdż, Piotr Major: La montagna come spazio didattico – imparare la medicina in condizioni estreme.
Marina Marengo: Il Massiccio Centrale attraverso le sue rappresentazioni letterarie.
Małgorzata Okupnik: “Ammiro di più le mogli degli alpinisti famosi che gli scalatori stessi”. Sulle narrazioni autobiografiche di Cecylia Kukuczka ed Ewa Dyakowska-Berbeka.
Varia
Teodoro Katinis: Lodare la lode. Il trattatello di Speroni sul genere dimostrativo.
Sara Gallegati: Appunti sulla Virtù sconosciuta di Vittorio Alfieri.
Elena Grazioli: Elémire Zolla e “Nuovi Argomenti”: il laboratorio di Eclissi dell’intellettuale.
Traduzioni
Giulia Kamińska Di Giannantonio: Jerzy Kukuczka: Lettere alla moglie (I).
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