Bona Sforza d’Aragona e il ruolo della moda nel creare la sua immagine

Agnieszka Bender

(Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego w Warszawie)
E-mail: a.bender[at]uksw.edu.pl
ORCID: 0000-0002-0432-7436
DOI: 10.31261/FLPI.2020.02.03
„Fabrica Litterarum Polono-Italica” 2020, nr 1, s. 33-52

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Abstract

L’obiettivo principale dell’articolo è esaminare come il gusto e la sensibilità per la moda di Bona Sforza siano stati influenzati da sua madre, Isabella d’Aragona e dall’ambiente italiano, prima del suo arrivo in Polonia. Nella prima parte l’autrice cerca di ottenere una risposta alla domanda su come la moda rinascimentale aveva influenzato l’aspetto e il modo di vestire di Bona. Per dimostrare le sue tesi, l’autrice propone una propria versione della traduzione dei testi, che gettano nuova luce sull’argomento. In particolar modo degna di nota è la descrizione del matrimonio di Giuliano Passero, Giuliano Passero cittadino napoletano o sia prima pubblicazione in istampa, delle Storie in forma di Giornali (Napoli, 1785). La nuova traduzione presenta delle differenze rispetto alla versione di Władysław Pociecha, pubblicata negli anni Cinquanta. Nella seconda parte dell’articolo è stato analizzato l’abito cerimoniale e i gioielli indossati dalla giovane Bona nel suo unico ritratto, realizzato probabilmente in Italia all’incirca nel 1518. La xilografia, inclusa in De Sigismundi regis temporibus liber III di Jost Ludwik Decjusz nel 1521, non rendeva riconoscibile precisamente le caratteristiche del viso e i dettagli dell’abbigliamento della giovane regina.